SOFFRI DI PUBALGIA?

 

La pubalgia, nota anche come patologia da sovraccarico, è causata da microtraumi ripetuti nel tempo e continui allenamenti in stato di affaticamento dell’atleta. Il dolore si manifesta nella regione pubica, inguinale e interna della coscia ed è scatenato da movimenti come cambio di direzione, salto, calcio al pallone o scatto. Gli sport più soggetti a questa condizione includono calcio, pallavolo, basket, equitazione, atletica (soprattutto velocisti), ginnastica artistica e sport da combattimento.

La pubalgia può provocare dolore per un periodo che varia da alcune settimane a diversi mesi, anche fino a 6-8 mesi. La complessità anatomica della zona rende difficile individuare la vera causa della pubalgia, e ciò spiega la lunga durata dei tempi di recupero.

Ecco le 5 possibili cause della pubalgia:

  1. Trauma all’osso pubico.
  2. Conflitto muscolare tra un adduttore potente e un retto dell’addome particolarmente debole.
  3. Ridotta mobilità del bacino.
  4. Disfunzione articolare nell’arto inferiore (piede, ginocchio, anca) che può generare un compenso muscolare e/o articolare nel bacino. Alcune patologie dell’anca possono causare sintomi simili alla pubalgia.
  5. Disfunzione organica delle strutture interne della pelvi. La vescica, l’utero nelle donne e la prostata negli uomini sono connesse all’osso pubico tramite legamenti e possono influenzarne la meccanica, generando tensione anomala ai tendini responsabili del dolore pubalgico, come gli adduttori e il retto dell’addome.

Queste sono solo alcune delle numerose cause della pubalgia, rendendo la diagnosi accurata un compito difficile. Si consiglia di consultare un medico specialista per una diagnosi approfondita, eventualmente supportata da esami come ecografia o risonanza magnetica. L’osteopatia, unitamente a vari test osteopatici, può individuare la causa principale del dolore e risolverla rapidamente.

Inoltre, oltre al trattamento della pubalgia, è possibile adottare misure preventive tramite trattamenti osteopatici mirati al mantenimento dell’equilibrio del corpo.

Si ricorda che il presente articolo fornisce solo informazioni generali e non sostituisce il parere di un medico. Si consiglia di consultare un professionista sanitario qualificato per una valutazione individuale e un piano di trattamento adeguato.